Differenze e vantaggi delle diverse coperture fotovoltaiche
Con la svolta elettrica del settore automobilistico, stanno prendendo sempre più piede le coperture fotovoltaiche per i posti auto, sia quelli presso le abitazioni che quelli in aree aperte al pubblico. Ma non tutte le coperture sono uguali e fare una distinzione precisa tra pensiline, pergole e tettoie diventa necessario.
Nel linguaggio di tutti i giorni spesso pensilina, pergola e tettoia vengono usati come sinonimi interscambiabili. Nella sostanza, i tre termini significano tutti la stessa cosa: strutture che hanno lo scopo di proteggere un’area esterna. Secondo la normativa edilizia, però, la loro definizione è diversa.
Anche se la loro funzione e il loro aspetto possono sembrare simili a colpo d’occhio, ci sono differenze che possono comportare la necessità o meno di permessi e autorizzazioni.
Tettoie Fotovoltaiche
Le tettoie sono elementi di copertura sostenuti da una struttura autoportante discontinua rispetto a edifici già esistenti. In generale, anche nell’eventualità in cui la struttura fosse collegata a un edificio, se ci sono sostegni che la collegano al suolo, si parla di una tettoia.
Alcuni esempi di tettoie fotovoltaiche sono i parcheggi fotovoltaici, i ripari nelle aree di sosta attrezzate, le fermate dei mezzi pubblici e le coperture delle aree pedonali. Anche se possono avere anche uso puramente residenziale, sono perlopiù usate nelle zone pubbliche per fornire energia alle colonnine di ricarica dei veicoli e dei dispositivi elettronici, o per mantenere in funzione in modo ecologico i pannelli pubblicitari dinamici presenti alle fermate degli autobus.
In quanto vera e propria struttura edilizia, per la realizzazione in una tettoia fotovoltaica è necessario seguire un percorso in vari step prima della costruzione. Di solito questo iter prevede la richiesta di autorizzazione paesaggistica, la realizzazione di un progetto strutturale e l’autorizzazione a costruire da parte del Comune. Obbligatorio anche registrare formalmente la struttura presso il catasto.
Pensiline Fotovoltaiche
Le pensiline vengono considerate strutture accessorie e sono, pertanto, realizzate sulle pareti perimetrali esterne di un edificio già esistente. Quindi non sono presenti sostegni che leghino la copertura al suolo, rendendole ai fini della legge strutture non permanenti. Inoltre, una pensilina per non essere considerata tettoia deve consentire il passaggio dell’acqua piovana.
Le pensiline fotovoltaiche più comuni sono ad uso residenziale, ad esempio i singoli ripari per le auto in grado di ricaricare i veicoli elettrici o le pensiline dei percorsi pedonali adiacenti i condomini che usano l’energia elettrica per l’illuminazione degli spazi comuni.
Proprio per la loro natura semi-permanente, vengono considerate opere di edilizia libera per cui non è necessario ottenere un’autorizzazione del Comune. Basta presentare la comunicazione di inizio dei lavori per realizzare una pensilina fotovoltaica.
Pergole Fotovoltaiche
Le pergole, che si tratti di strutture autonome o pergolati collegati a un edificio, sono coperture amovibili la cui funzione primaria non è creare copertura completa, ma offrire un sostegno alle piante rampicanti o creare ombreggiature di dimensioni ridotte.
Le pergole fotovoltaiche sono perlopiù usate nei giardini, nei cortili o sulle terrazze per fornire energia pulita e rinnovabile alle singole abitazioni.
Si tratta anche in questo caso di opere in edilizia libera, per cui è necessaria la semplice comunicazione di inizio lavori al Comune. In caso, però, la superficie di riparo si estenda e/o la copertura diventi la funzione primaria, le pergole non possono più essere considerate come tali. In base al tipo di struttura vengono quindi ridefinite o come pensiline o come tettoie, e seguono le limitazioni previste per esse.
Vantaggi
Ora che sappiamo la differenza, possiamo entrare nell’ambito dei vantaggi della realizzazione di una copertura fotovoltaica.
Come tettoie, pensiline e pergole classiche, anche quelle fotovoltaiche forniscono prima di tutto riparo e/o ombreggiatura complete o parziali. Quando realizzati con i materiali corretti, i pannelli fotovoltaici sono resistenti sia alla corrosione che agli agenti atmosferici, e richiedono come manutenzione principale soltanto la pulizia regolare della superficie del pannello.
Molto rilevante anche la valorizzazione degli spazi aperti. Le coperture fotovoltaiche possono diventare elementi di design moderno sia per i privati nelle aree relax esterne, che nelle aree urbane alle fermate dei mezzi. La realizzazione di parchi fotovoltaici nei parcheggi già esistenti, inoltre, dona nuova vita a zone che a tutti gli effetti erano già state deturpate.
Altrettanto importante valore aggiunto è l’autoproduzione di energia pulita e rinnovabile, che comporta per una minore dipendenza dalla rete elettrica e dal mercato dell’energia. Quando l’energia viene utilizzata in loco, inoltre, l’autoproduzione va di pari passo con la riduzione delle dispersioni nella rete, dei consumi e dei costi dell’energia.
Per le aziende, l’autoproduzione di energia legata alla realizzazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, può diventare un’opportunità oltre che di risparmio anche di guadagno. È infatti possibile decidere di trasformare un parco fotovoltaico in un parcheggio commerciale in una stazione di ricarica dei veicoli a pagamento.
Nel caso della realizzazione di parchi fotovoltaici molto estesi, la possibilità di realizzare un impianto fotovoltaico tramite una composizione modulare, permette inoltre la scelta di utilizzare vari modelli di pannelli per ottimizzare sia l’investimento iniziale che la conseguente produzione di energia sulla base delle esigenze.
Sotto l’aspetto dell’incentivazione, per i privati è ancora possibile usufruire del Superbonus depotenziato sia per l’impianto fotovoltaico realizzato sulla copertura, che su eventuali colonnine di ricarica se fanno parte di interventi per l’efficientamento energetico. In alternativa, è possibile effettuare la detrazione fiscale pari al 50% dei costi esclusivamente del fotovoltaico.
Per le aziende e i professionisti, invece, è ancora possibile usufruire del cosiddetto “bonus colonnine”. Si tratta di un contributo in conto capitale pari al 40% delle spese ammissibili al netto dell’IVA che sono state sostenute a partire dal 4 novembre 2021 per la realizzazione delle stazioni di ricarica dei veicoli elettrici.
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