L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel Settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU e comprendente 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) con 169 sottopunti da raggiungere entro il 2030.
17 obiettivi di sviluppo sostenibile
I 17 SDG fanno riferimento ad un insieme di questioni importanti che prendono in considerazione in maniera equilibrata le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: economica, sociale ed ecologica; mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l‘ineguaglianza, ad affrontare i cambiamenti climatici e a costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani.
Qual è la situazione in Italia rispetto agli SDGs?
Nel corso del 2022, l'Italia ha affrontato sfide e avuto opportunità che hanno modellato il suo percorso rispetto ai 17 obiettivi.
Uno dei dati rilevanti è che un quinto della popolazione italiana è stato classificato a rischio di povertà, con tassi superiori alla media europea. Questa realtà sottolinea l'importanza di affrontare le disuguaglianze socioeconomiche nel paese.
Le differenze territoriali sono rimaste evidenti, con il Nord che ha mantenuto tassi di povertà inferiori rispetto al Mezzogiorno.
Inoltre, i lavoratori stranieri hanno continuato a essere più esposti al rischio di povertà rispetto ai cittadini italiani, indicando la necessità di politiche inclusive ed equità.
Un aspetto positivo, è stato il leggero calo delle famiglie con problemi di insicurezza alimentare, mentre è emerso un aumento dei bambini in sovrappeso, sottolineando l'importanza di affrontare le sfide legate all'alimentazione e alla salute dei più giovani.
Le piccole aziende agricole hanno fatto registrare miglioramenti in termini di produttività e reddito. Rimangono vive le preoccupazioni continue relative al controllo di fertilizzanti e pesticidi.
Nel settore sanitario, i decessi sono aumentati rispetto al 2021 e alla media pre-pandemica. Allo stesso tempo, è incoraggiante notare che le cause di morte comuni sono diminuite nel decennio 2010-2020, ma è essenziale affrontare i temi di abuso di alcol e il fumo.
Nell'ambito dell'istruzione, non sono ad oggi stati raggiunti gli obiettivi europei per i servizi dedicati alla prima infanzia. Si osserva una riduzione delle iscrizioni scolastiche e una percentuale significativa di giovani senza diploma. Le competenze digitali stanno crescendo, ma c'è ancora spazio per un miglioramento significativo.
La violenza di genere rimane un problema, è stata registrata una diminuzione delle chiamate per violenza e stalking, mentre sono aumentati i servizi antiviolenza e le case rifugio. È allarmante l’aumento dei femminicidi, soprattutto all'interno delle abitazioni, evidenziando la necessità di ulteriori sforzi per garantire la sicurezza delle donne.
La situazione ambientale e climatica presenta ancora diverse sfide significative. L'area del Fiume Po è a rischio di stress idrico a causa del prelievo agricolo e il consumo di acqua potabile è in aumento. È cruciale migliorare l'efficienza nella distribuzione dell'acqua e adottare misure di razionamento in alcune comunità.
Post pandemia i consumi energetici sono aumentati e di conseguenza anche le emissioni di CO2 hanno subito un’accelerazione, ribadendo ancora una volta la necessità di azioni concrete per affrontare i cambiamenti climatici.
Gli incendi forestali sono cresciuti nel 2021.
I rifiuti marini spiaggiati sono invece diminuiti, ma non entro i livelli raccomandati. Le aree marine protette sono aumentate e gli stock ittici sono vicini al limite di sfruttamento, ma la qualità dell'acqua di balneazione rimane buona.
Nel 2021, si è registrato un leggero aumento negli omicidi e nell'affollamento carcerario, ma la percentuale di detenuti in attesa di giudizio è diminuita, mentre la fiducia nelle forze dell'ordine è leggermente calata.
Nonostante gli ostacoli, l'attività economica sta mostrando segni di ripresa, con un aumento del tasso di occupazione. Tuttavia, è importante affrontare le differenze territoriali e generazionali e garantire condizioni di lavoro sicure.
L'Italia sta anche compiendo sforzi per la sostenibilità, con miglioramenti nell’efficienza delle abitazioni e nell'uso dei mezzi pubblici. Tuttavia, è necessario affrontare il problema crescente dei rifiuti urbani e promuovere un consumo sostenibile di risorse.
Dal rapporto SDGs 2023 ISTAT emerge che l'Italia ha mostrato progressi significativi in alcune aree riguardanti l'Agenda 2030 nel periodo tra il 2010 e il 2022, ma al contempo si trova in ritardo in altre aree.
Dall'analisi dei dati presentati emerge chiaramente l'importanza di affrontare con determinazione le disuguaglianze socioeconomiche, di promuovere politiche inclusive e di garantire opportunità per tutti i cittadini. La lotta alla povertà, la promozione della salute, l'istruzione di qualità e la tutela dell'ambiente sono tra le priorità che richiedono un impegno costante.
Le sfide ambientali, inclusi i cambiamenti climatici e il consumo sostenibile delle risorse, richiedono azioni immediate e coraggiose. La protezione delle donne da violenza e stalking rappresenta un obiettivo cruciale, così come la promozione di una rappresentanza femminile più equa nella politica e nell'ambiente aziendale.
Le prospettive positive, come l'aumento del reddito disponibile delle famiglie e la ripresa dell'attività economica, devono essere sostenute da politiche responsabili e dalla volontà di colmare le disuguaglianze.
Guardando al futuro, è fondamentale che l'Italia continui a impegnarsi nella realizzazione di un paese più equo, prospero e sostenibile. La collaborazione tra il governo, la società civile e le imprese gioca un ruolo cruciale nel plasmare un futuro migliore per tutti i cittadini italiani. Con determinazione e sforzi congiunti, si può lavorare verso un'Italia in cui ogni individuo abbia l'opportunità di crescere, apprendere e prosperare, contribuendo al benessere della nazione nel suo insieme.
Per maggiori informazioni compila il FORM oppure scrivici all'indirizzo mail eyco@3estudio.eu.